PROGRAMMA-MANIFESTO ARTISTICO
arte nella filosofia della decrescita
Punti e appunti flessibili in espansione
Ultima versione del 19 luglio 2022
- L’operare artistico è un apporto alla costruzione della società.
Ma quali sono le sue premesse?
In primo luogo liberarsi dall’ideologia competitiva ed economicista della società attuale che annulla la specificità della dimensione umana e portare l’essere umano alla scoperta della sua autenticità:
- la singola esistenza come universo condivisibile
- la persona intesa come : emozioni, esperienze, spiritualità (laica), nella vita intesa come percorso nel tempo
- L’opera artistica non deve necessariamente essere intesa come prodotto personale, di un singolo. Non nega il prodotto individuale, ma non lo privilegia. Il fine è l’intervento di chi lo attua. Di conseguenza: si opera come singolo o in team. Il lavoro di squadra potenzia il risultato in quanto scaturisce da un insieme di forze diverse e convergenti.
- L’opera non deve inseguire la primogenitura: già visto? Bene. Già fatto? Bene. La proposta va inserita all’interno di un percorso e di un contesto. Questo ne garantisce l’originalità.
- Cosa si intende per “opera artistica”? Si intende la “proposta” dell’autore, ovvero un “intervento” di cui l’aspetto materiale ne rappresenta una parte.
L’elaborazione di un manufatto non è il fine dell’operazione artistica: l’oggetto materiale può essere parte dell’opera artistica. Come succedeva con i ready made di Duchamp, nella Land Art, nelle Performance e in gran parte delle tendenze contemporanee.
La “proposta artistica”, quindi, sarà un intervento di cui l’oggetto materiale farà parte. L’oggetto non necessariamente sarà realizzato dal singolo o dal gruppo: potrà trattarsi di un “prelievo” naturale o dall’appropriazione di un “qualcosa” eseguito da altri, ovviamente nel pieno rispetto delle norme sui diritti d’autore.
- Il prodotto privilegerà il linguaggio visuale veicolato con qualsiasi strumento.
- Il prodotto non insegue il riscontro estetico/visivo, ma l’efficacia dell’intervento
- Non lavorare per colpire chi produce o vive di ideologie perverse, ma le ideologie e i disvalori che le reggono
- Non lavorare solo per colpire i disvalori, ma soprattutto per amplificare i valori e il senso dell’esistenza.